"La mia esperienza di accoglienza, con i tutti suoi limiti, è volta a risolvere un problema - spiega don Biancalani all'AdnKronos - che è effetto anche dei cosiddetti decreti Salvini che spingono verso la marginalità, sulla strada una parte dell'umanità. Noi siamo una realtà simbolo nel mondo ecclesiale e spesso finiamo sotto i riflettori. Non capiscono i motivi che spingono Salvini e Ceccardi a denigrare la mia persona e a dire cose false". "Io vorrei anche tollerare, sopportare - aggiunge il sacerdote - ma c'è un limite a tutto: non accetto che mi si dipinga come un colluso, quando io cerco solo di fare del bene per un'umanità spinta ai margini".
lunedì 29 giugno 2020
Don Biancalani querela Salvini per diffamazione
Don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro a Pistoia, dove gestisce una comunità di accoglienza di migranti, ha presentato questa mattina una querela nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini e dell'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana. Il reato che viene ipotizzato nell'atto depositato nella cancelleria della Procura di Pistoia, come riferisce l'AdnKronos, è quello di diffamazione aggravata a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità (social network).Don Biancalani, nella querela redatta dall'avvocato Elena Baldi dello studio legale pistoiese associato Malucchi e Baldi, spiega che la diffamazione a mezzo stampa riguarda alcune dichiarazione pubblicate nei giorni scorsi su Facebook e Twitter da Salvini e Ceccardi a seguito dell'arresto per spaccio di un giovane migrante ospite a Vicofaro che avrebbe utilizzato il confessionale della parrocchia come 'nascondiglioNella querela il parroco spiega che le frasi e le espressioni utilizzate dai due esponenti politici tendono soltanto "ad ingenerare pregiudizio ed a provocare danno attraverso allusioni e falsità". La pubblicazione dei post, secondo la querela, ha poi moltiplicano gli interventi degli utenti sui social dove don Biancalani sarebbe "offeso e diffamato come parroco, come insegnante di scuola e come uomo". Poi i commenti non sono stati rimossi dai titolari delle pagine Facebook don Biancalani intende sporgerà querela anche contro tutti coloro che hanno pubblicato commenti diffamatori in calce ai post di Salvini e Ceccardi.
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una cosa tra prelati - un regolamento di conti tra nella banda della "corona" e chissene?!
RispondiEliminaAnche stavolta ha suonato il campanello sbagliato
RispondiEliminaStavolta il crocifisso e la corona non l'hanno salvato.
RispondiEliminaSalvini sei ridicolo...partito.. miserabile.
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